Con la crescita esponenziale del numero di e-mail che ogni giorno riceviamo
nelle nostre caselle di posta elettronica, molte delle quali non richieste né
desiderate, per i marketer che utilizzano correttamente questo canale per le
proprie promozioni diventa sempre più importante riuscire a distinguersi
e ad attrarre lattenzione dei consumatori.
Secondo uno studio condotto da Quris su 1256 utilizzatori abituali delle-mail negli Stati Uniti, i due terzi di essi ritengono di ricevere un numero eccessivo di e-mail, per lo più a causa della pratica dello spamming.
Per questo, ai marketer non è più sufficiente ricevere lautorizzazione da parte dei clienti ad inviare e-mail promozionali. La lamentela più diffusa fra coloro che ricevono e-mail autorizzate è leccessiva frequenza. Gli intervistati hanno infatti affermato di cancellare in media il 39% delle e-mail autorizzate senza leggerle.
Secondo Quris il modo più efficace per migliorare i programmi di e-mail marketing permission based è di limitare la frequenza degli invii. I marketer trattano ancora questo canale come un qualsiasi canale di direct marketing, ma questo è sbagliato, afferma Gina Lambright, vice presidente del servizio clienti di Quris.
Ciò che i clienti apprezzano maggiormente è la predittibilità delle e-mail di marketing; ecco quindi che fra gli strumenti più apprezzati (dal 66% degli intervistati) ci sono le newsletter inviate con scadenze prestabilite. Anche la personalizzazione riscuote un successo molto significativo.
Gli elementi di maggiore perplessità per i consumatori sono rappresentati dal sospetto che lazienda condivida in qualche modo gli indirizzi con altri soggetti, dalla difficoltà di chiedere la cancellazione dalla lista e dal numero eccessivo di messaggi che non veicolano contenuti di valore.
Tuttavia, la ricerca sottolinea che, se utilizzato bene, le-mail marketing permission based può essere un ottimo canale per costruire relazioni di valore e durature con i clienti. I dati mostrano infatti che i clienti con le relazioni basate sul consenso più lunghe comprano di più online, rispondono più frequentemente alle offerte e valutano questo tipo di rapporto molto più positivamente della media.
Altro dato che emerge è che le-mail permission based ha un grande impatto sulla percezione del brand. Il 56% degli intervistati afferma di considerare molto importante la qualità della relazione per il giudizio complessivo sullazienda e i suoi prodotti.
Infine, i consumatori che richiedono i più alti livelli di privacy sono fra i clienti migliori. Fra tutti gli intervistati, il 30% che richiede i maggiori livelli di garanzia della privacy è la parte più propensa a pensare che le e-mail ricevute abbiano effetti sulle proprie decisioni dacquisto, è più incline ad aprirle, e più portata a dare loro un valore elevato.
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